grillo

Semplice: perchè lui non si candida. Ma andiamo con ordine.

Come ogni bravo cittadino che compie il poprio divere, anch’io mi sto apprestando ad andare a votare, e ho fatto alcuni ragionamenti che rendo pubblici al fine di suscitare dibattito, commenti,  critiche (ahi! So già quante ne arriveranno! Ma pazienza..).

Punto primo: non mi asterrò. Lo so bene che “se votare contasse qualcosa, non ce lo lascerebbero fare” (Mark Twain), e anche che “Chi vota non conta nulla, chi conta i voti decide tutto” (Joseph Stalin). Cionondimeno, essendo una delle ultime “libertà” rimaste (pur fra 1000 ma e se) ritengo che sia indispensabile presentarsi, anche perchè gli assenti hanno sempre torto, e TV e giornali si guarderanno bene dal mettere l’accento sulle % di non votanti, ma si concentreranno sulle % dei voti validi. Per cui: io andrò a votare.

Punto secondo: nessuno, fra gli attuali partiti presenti in parlamento, ha mai affrontato i temi veri. Sì, si sono scannati sui matrimoni gay, o su temi altamente ideologici ma del tutto secondari, come il crocifisso nelle scuole, ma nessuno si è mai preoccupato della perdità di sovranità nei confronti dell’Europa (della BCE, sarebbe più corretto specificare), della perdita di sovranità monetaria, della creazione del debito eterno, impagabile matematicamente, che graverà le future generazioni fino a non si sa bene quando, per non parlare di altri temi come le aggressioni militari a paesi stranieri mascherate dall’ipocrito slogan della “difesa preventiva” che hanno sempre visto tutte le forze parlamentari particolarmente compatte e coese. Quindi non PDL (anche quando ha avuto maggioranze schiaccianti non ha fatto quello che avrebbe potuto), no PD (fingono di essere all’opposizione ma sono pro Euro, pro-Monti, Pro debito eterno, Pro-TAV, Pro caserma Ederle a Vicenza, ecc. ecc.), no IDV che in piazza sbraita ma poi vota allineato e compatto con gli altri (vedi trattato di Lisbona, Mes. ecc.), no Lega che urla per l’autonomia e poi, in 20 anni che di fatto è al governo non ha mosso un dito contro il progressivo annientamento dei poteri e delle autonomie locali.

Allora guardiamo al nuovo.

Punto terzo: cosa si trova fra i nuovi?

Eliminiamo subito quelli “facili”: Fare, di Oscar Giannino (fermare il declino), punta il dito contro alcuni dei mali endemici dell’Italia (burocrazia inefficiente, classe politica ladra e arraffona), tutto bene, ma, la soluzione? Svendere il patrimonio dello stato per ripagare il debito. Così si completa l’opera: quelli di prima hanno creato il debito, che però è ancora di carta, e questo vuole aiutare i banchieri internazionali a passare all’incasso, svendendo il patrimonio dello stato, in modo che saremo ancora meno padroni in casa nostra. Lo stato dovrebbe vendere il proprio patrimonio immobiliare, ad esempio, e poi pagare l’affitto per continuare ad occupare quegli spazi. Un genio. Spero che a casa sua i conti li tenga la moglie, altrimenti non so quanto potrà andare avanti.

MIR di Samorì: mi è sembrata una brava persona, onestamente animata da buoni propositi, e sincera. Ma si allea con Berlusconi (male minore), ma soprattutto non ha capito il meccanismo di creazione della moneta: scartato.

Se vogliamo privilegiare i valori non negoziabili ci sono due partiti che hanno un programma col quale mi trovo quasi completamete d’accordo: Forza Nuova (Roberto Fiore) e IoAmolItalia (Magdi Allam). Quindi no aborto, no matrimonio omosessuale, ma soprattutto (udite udite): Ritorno alla sovranità monetaria, secondo le scoperte e i principi del sommo Auriti. Uno spettacolo, insomma. E allora? Abbiamo trovato per chi votare? Effettivamente sarei molto temtato di dare il mio voto a uno di questi due, anche se per entrambi nutro qualche riserva: Fiore, pur sembrandomi persona degna, sembra non volersi togliere di dosso una immagine di estremista, che lui dice gli viene appioppata dalla cattva stampa, ma mi sembra impossibile che non si possa fare niente… mah! Allam idolatra di Israele, lo stato che ha massacrato e massacra tuttora un intero popolo, cacciato con la forza e il terrore dal suo legittimo territorio, o non è molto intelligente o non è molto onesto, e in entrambi i casi mi lascia perplesso. Ma non sono questi i veri problemi. Il vero problema è che, grazie ad una disonesta regia dei mezzi di comunicazione, questi due partiti sono accuratamente tenuti fuori dai mezzi ufficiali, e difficilmente riusciranno a raggiungere il quorum per entrare in parlamento.

Cosa rimane? Il M5S. Esistono molti sospetti sulla libertà di movimento di Grillo, il fatto che sia controllato, che sia un padre-padrone, ecc.: ma io non voto per Grillo (ripeto: mica si candida!) ma per delle persone che, senza alcuna esperienza nè alcun trascorso, decidono di impegnarsi, si rimboccano le maniche, e scendono in politica per provare a fare di questo Paese un posto migligore. Ecco, io, in persone così, ho estrema fiducia. E ho anche una fiducia illimitata nel fatto che, una volta eletti, sapranno operare e decidere secondo scienza e coscienza, liberi dai condizionamenti verticistici che invece sono presenti in tutte le altre formazioni politiche, dove le liste dei candidati e il loro ordinamento sono decise dalle segreterie del partito, che in tal modo hanno un enorme potere di ricatto. No, il M5S ha adottato un sistema democratico, via web, e il potere di ricatto sul futuro eletto sarà praticamente nullo. E poi, lasciatemelo dire, io credo che sarà un’ondata inarrestabile. Con tutte le persone che sento la stanchezza per l’esistente è veramente al limite. Per me supereranno il 20%, vogliamo scommettere?