Oggi si tengono le primarie del PD; riporto alcune posizioni fra le più interessanti che ho trovato in giro.

Maurizio Blondet (www.effedieffe.com) sostiene che andrà a votare alle primarie e voterà Renzi per dare fastidio a bersani (e a tutto l’establishment che lo sostiene), tanto poi alle elezioni voterà M5S per dare fastidio a tutto l’establishment e dargli un segnale forte.  In questo gli si deve dare un merito: sottolinea che “in politica non esiste il vuoto“, e chi pensa di dare un segnale non andando a votare non fa altro che il gioco dei pochi che si sono accaparrati, con percentuali risibili degli aventi diritto al voto la maggioranza degli effettivi votanti. Un po’ come diceva Montanelli, che votava turandosi il naso: chi si astiene non fa proprio un dispetto a nessuno; anche col 30% degli aventi diritto al voto che votano il potere non si farà mai problemi di “legittimità“. Una poltrona occupata è una poltrona occupata.

Simone Perotti (autore del libro “Adesso basta“, forse il capostipite dei manuali di downshifting, e attualmente autore per Il Fatto quotidiano) spiega i motivi per cui non andrà alle primarie. Li potete trovare qui, e vi riassumo i principali:

RenziBersani e tutti gli altri sono mesi che ci fracassano orecchie ed altro parlando di niente. Si sono dimenticati di dirmi le cose importanti che mi serviva di sapere, e i giornalisti che li hanno ospitati e intervistati si sono dimenticati di chiedere loro anche solo una parte di esse.  Ecco perché non andrò a votare. Non sarebbe serio per me, come non è stato serio per loro non avere un’opinione in merito, o non comunicarmela.

Ecco, in questo ha ragione. Stanno parlando di cose assolutamente secondarie. Non si occupano dei problemi veri. Di quelli che riguardano la maggioranza degli italiani. E quali sono questi, secondo Simone Perotti? Eccoli:

Non andrò a votare alle primarie perché non so se il Pd è favorevole o contrario: alle coppie di fatto; alla ricerca sulle cellule staminali; al nucleare; alla possibilità per i gay di avere figli; all’eutanasia; alla brusca svolta verso le energie rinnovabili di cui abbiamo bisogno urgente; a investire il 10% del Pil in scuolauniversità e ricerca scientifica; a un serio progetto di riduzione dell’orario di lavoro ma lavorando tutti; al tetto ai superstipendi. Non so queste cose e neppure molte altre, che invece dovrei sapere. Almeno per farmi un’idea e poi, semmai, votare.

 Mah… se questi sono i problemi primari per Perotti… nessun accenno all‘emissione di denaro da privati (BCE) che poi ci ricattano imponendoci le politiche economiche, rendendo di fatto nulla la democrazia; nessun accenno agli OGM, che avvelenano la nostra agricoltura e le nostre vite; nessun accenno alla libertà di scelta terapeutica, che tanto fastidio darebbe alle multinazionali del farmaco; no, sapere se i Gay possono avere diritto ad avere un figlio è più importante di queste cose.
Alessandro Gilioli, sul suo blog, fa invece sapere che per votare alle primarie del PD bisogna riconoscersi nella carta d’intenti, che fra le altre cose dice:
1. fiscal compact: «Le forze della coalizione, in un quadro di lealtà e civiltà dei rapporti, si dovranno impegnare ad assicurare la lealtà istituzionale agli impegni internazionali e ai trattati sottoscritti dal nostro Paese, fino alla verifica operativa e all’eventuale rinegoziazione degli stessi in accordo con gli altri governi; (…) ad appoggiare l’esecutivo in tutte le misure di ordine economico e istituzionale che nei prossimi anni si renderanno necessarie per difendere la moneta unica».
(cioè il fiscal compact, tagliola per governi europei voluto dall’eurocrazia finanziaria, va appoggiato e difeso);
oppure:
5. accordo di legislatura con le ‘forze del centro liberale’: «Salvare l’Europa nel pieno della crisi significa condividere il governo dell’emergenza finanziaria secondo proposte concrete che abbiamo da tempo avanzato assieme ai progressisti europei. Tali proposte determinano una prospettiva di coordinamento delle politiche economiche e fiscali.
(cioè in sostanza accettazione del principio secondo il quale va sostenuto Monti e qualunque governo l’Europa ci imponga, come aveva già fatto notare Blondet nel pezzo che io avevo ripreso qui.)
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Se devo dire la mia, questo panorama politico appare un po’ sconfortante e desolante….