Grazie ai miei validissimi amici (Francesco, Cesare, Roberto, ecc.) vi posso fornire un resoconto della serata di presentazione dell’auto con generatore di ossidrogeno (che, lo ricordo, aggiunto al carburante, permette un risparmio).
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Come già annunciato, si è svolta venerdì sera nella suggestiva e “preziosa” Sala del Museo della Radio “Padre Ruggero” in Marghera, un incontro-conferenza tenuta dal nostro amico Cesare Burei sull’interessante esperienza dell’ossidrogeno o HHO applicato sul motore della sua auto, già descritta in cinque parti in questo sito.
Cesare, con esaurienti e semplici diapositive, ha descritto inizialmente la formula di questo gas detto appunto anche HHO (o ossidrogeno o gas di Brown), le applicazioni in diversi campi della tecnologia, concludendo con la spiegazione del funzionamento come additivo in un motore a 4 tempi (a benzina o diesel), attraverso un semplice kit fai da te.
Il tutto supportato da esauriente e scientifica bibliografia.
Il culmine della serata è arrivato con una dimostrazione “pratica” della sua esperienza: grazie all’amico Roberto è stato acceso il motore della sua auto, una Mazda 1800cc benzina e attraverso una centralina Bluetooth collegata ad un tablet, tramite software TORQUE, è stato possibile leggere e descrivere tutti i vari parametri del funzionamento motore tra i quali: regime giri, oscillazioni sonda lambda.
Cesare ci ha informato addirittura che è stata interpellata anche la prestigiosa rivista QUATTRORUOTE attraverso il suo direttore Cavicchi e l’ing. Brambilla, capo area tecnica: essi si sono congratulati per il suo approccio tecnico-scientifico (invece di tanta ciarlanateria come appare su web) ma servirebbero studi approfonditi con prove al banco e collaudatori professionisti (ns. nota…ma se non lo fanno loro, chi lo può fare noi? Mica abbiamo gli strumenti e l’esperienza…).
Attendiamo fiduciosi un loro interessamento; l’auto e la ns. passione per capirne di più sono a disposizione.
Ultima chicca riferita: la Mazda sta riprogettando il suo motore speciale rotativo WANKEL con utilizzo carburante ibrido “gas a base di idrogeno” e benzina (o diesel).
Un lungo dibattito con la richiesta di ulteriori spiegazioni e dettagli da parte di un pubblico interessato ha concluso la serata.
Un particolare ringraziamento va doverosamente a Gianpietro Favaro, gentile “padrone di casa” e ai soci e frati del Museo “Padre Ruggero”, che si sono gentilmente prestati a spiegare a noi adulti e bambini il funzionamento di alcuni bellissimi esperimenti ed oggetti di passata antica tradizione tecnologica.
Qui sotto le foto:
APPELLO: qualcuno ha videoregistrato l’intervento – se è possibile, inviatelo via www.wetransfer.com ad alberto.medici@ingannati.it
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