(ricevo dall’amico Max e volentieri pubblico)

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La verità dove sta? Cerchiamo di rispondere all’ardua domanda, premesso che la risposta esista s’intende, perché molti filosofi la pensano ben diversamente, sulla verità.. la verità è un divenire o è in assoluto?

Forse lo è in assoluto a livello collettivo ed in divenire per il singolo?
Supponiamo che la premessa corrisponda al vero, cioè che esista la verità, come facciamo a riconoscerla?
Qui subentra IL DONO DEL DISCERNIMENTO.
Un dono che va continuamente allenato però, un dono che prevede un continuo utilizzo, se no se ne perde la facoltà.
Sappiamo ormai che l’informazione, così come divulgata dai media o meglio dal main-stream (un termine che apprezzo perché capace di non escludere nessuna modalità d’informazione) è strumentalizzata, i fini sono molteplici e spesso lontani dall’interesse dei molti sui vantaggi di pochi, che si ritengono eletti.. o meglio auto-eletti.

Ora prendiamo ad esempio come si sta muovendo l’informazione ufficiale sulla questione Siriana, a nessuno è venuto alcun dubbio in merito alla realtà proposta in tv o sui giornali.. nulla vi ha insospettito su come queste rivoluzioni si sono realizzate e con quali motivazioni anche in altri paesi, in ultima la Libia???

Nessun dubbio vi è venuto sul crollo delle torri gemelle e sulla loro vicina torre 7.. collassata da sè quasi ad emulare le vicine sorelle?

Se così è, potrebbe non suscitare in voi alcun interesse quanto seguirà nel mio scritto, ma in tal caso, ricordate che quel poco di diritti sui quali fondiamo il nostro presente ci son stati donati da chi a suo tempo, certe domande se le è ben poste e vi ha posto rimedio, con fatti concreti, con azioni generose e spesso loro malgrado, con il sacrificio ultimo.

Ecco la notizia che porto ad esempio (qui riporto un’info totalmente opposta a quanto divulgato dal mainstream):

Un centinaio di persone hanno presidiato piazza Montecitorio per esprimere il proprio sostegno al governo Assad e la propria solidarietà alla nazione siriana. Tra i vari partecipanti troviamo il Presidente della Comunità siriana in Italia Jamal Abo Abbas, il Monsignor Hilarion Capucci, Ramadan Ouday detto Soso (Syrian Free Press), Monia Benini (coordinatrice nazionale di Per il Bene Comune) e Fernando Rossi (ex senatore, portavoce di Per il Bene Comune).

Nel pomeriggio ci si è riuniti al Teatro Capranichetta per una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato Souad Sbai (giornalista e politica italiana), il Monsignor Capucci (arcivescovo cattolico di rito greco; Capucci concelebrò la messa del funerale dell’attivista pro-Palestina Vittorio Arrigoni. Nel 2010 partecipò alla spedizione della Flotilla organizzata dal Movimento per Gaza Libera e per questo fu arrestato dai militari israeliani), l’ex senatore Fernando Rossi, Ugo Gaudenzi (direttore di Rinascita), Mimmo Srour (siriano, ex assessore regionale alle Politiche del Mediterraneo) e Ramadan Ouday (cittadino italo-siriano, ex consigliere del PDCI).

Da oltre un anno e mezzo, è in atto un vero e proprio attacco al Governo di Siria e al suo Presidente da parte dell’Occidente unitamente a Turchia, Qatar ed Arabia Saudita.
Stiamo assistendo allo stesso cliché adottato per far cadere Saddam Hussein e Muammar Gheddafi.

In territorio siriano oggi operano, infatti, le stesse bande di terroristi che abbiamo visto all’opera in Iraq e in Libia; squadre mercenarie pagate da sauditi e qatarioti per seminare il terrore, destabilizzare il Paese, indebolire il Governo e il suo Presidente in vista di un intervento “umanitario” da parte della NATO. Nel corso di questi 18 mesi (in cui la Siria è sotto attacco), sono stati più di dieci milioni i cittadini siriani scesi in piazza per manifestare in sostegno del loro Presidente, della loro sovranità e della loro autodeterminazione.

Si tenga presente, inoltre, che in Siria è stata appena votata, attraverso un referendum popolare, la nuova Costituzione che contempla l’elezione diretta del Presidente da parte del popolo, con un voto fissato per il 2014.

Pare quindi abbastanza singolare che paesi come l’Arabia Saudita e Qatar, totalmente sprovvisti di Costituzione, feudali e antidemocratici, si preoccupino di portare la democrazia in Siria ed accusino il Presidente Bashar Al Assad di essere un dittatore.

Secondo il filosofo e geopolitico siriano, presidente del Centro di Documentazione e Studi Strategici di Damasco, Imad Fawzi Sheibi, la Siria si trova di fronte a due piani machiavellici atti a distruggere lo Stato siriano, colpire il suo popolo e annettere il suo territorio.

Obiettivi dichiarati pubblicamente e volutamente ignorati dai sostenitori dei così detti “diritti umani”. Il primo è il piano sionista di Oded Yinon, intitolato “Strategia per Israele negli anni ’80″. Piano adottato dai neoconservatori di tutti i tipi per un “Nuovo Medio-Oriente”.
Piano sconfitto nel 1982 da Hafez Al Assad e che oggi è stato riprogrammato.

Il secondo piano è più ambizioso del primo, ed è quello che punta alla “Grande Asia Centrale”. La destabilizzazione, il crollo e/o la scomparsa della Siria vedrebbe il successo di questi obiettivi. E così, oggi, è la volta della Siria ad essere sotto attacco con la connivenza dei media occidentali. Il popolo siriano sta subendo questa terribile guerra da ben 18 mesi e contro il legittimo Governo di Siria sono state inventate menzogne per giustificare le azioni dei terroristi mercenari. E’ da considerare, inoltre, che lo scontro armato si è intensificato e non si è più fermato dal luglio 2011 e cioè da quando la Siria, l’Iraq e l’Iran hanno firmato un accordo per costruire, entro il 2016, un gasdotto che collega South Pars (Iran), il più grande giacimento mondiale di gas naturale nel mondo, alla Siria, e da quando nell’agosto 2011 il Governo siriano ha annunciato la scoperta di un vasto giacimento di gas a Qara, vicino ad Homs.

Al fine dell’invasione, della conquista e del dissolvimento de facto della Siria, le potenze mondialiste hanno adottato uno schema analogo a quello che adottarono per la Libia: invio di terroristi mercenari provenienti da vari paesi, naturalmente supportati e foraggiati dalle stesse potenze mondialiste, dalla Turchia e dalle petro-monarchie di Qatar e dell’Arabia Saudita. Nel corso di quest’ anno e mezzo, l’opera di questi criminali terroristi mercenari è stata deleteria, crudele e barbara; sono stati assassinati impiegati statali, poliziotti, amministratori, insegnanti, medici, religiosi e anche semplici cittadini di ogni età.

Sono state distrutte molte infrastrutture, ferrovie, autostrade, scuole e almeno 16 ospedali sono stati letteralmente rasi al suolo. Inoltre sono stati danneggiati molti beni culturali, con la distruzione di musei e il trafugamento di opere d’arte. Tale penetrazione armata per mezzo di terroristi mercenari è stata affiancata da una continua opera mediatica menzognera cui si è accennato: si è dipinto il legittimo governo di Bashar Al Assad come un regime dittatoriale e sanguinario.
Nulla di più falso: la Siria è uno stato laico nel quale convivono una quindicina di confessioni religiose e una ventina di etnie. La scuola è gratuita; la sanità è anch’essa a carico dello Stato. Fino ad oggi a far saltare i piani delle potenze mondialiste hanno contribuito la forza, la fierezza e la grande dignità del popolo siriano, il quale è ben determinato nel contrastare nel modo più assoluto ogni eventualità di divenire una nuova Libia. Questo è un popolo che ci mostra una “vera primavera”, opponendosi ai tentativi di assoggettamento da parte degli architetti del progetto di instaurazione di un unico governo mondiale.”

Ciò detto.. vi invito ad approfondire l’argomento, perche ciò che accadrà in Siria, ci darà modo di comprendere meglio il quadro generale di un conflitto generalizzato che sempre più bussa alla nostra porta.

[Tratto dal documento sulla Siria scritto dal Comitato Italia-Siria]

http://comitatoitaliasiria.blogspot.it/

http://www.losai.eu/manifestazione-per-la-pace-censurata-da-tutte-le-tv-video/