Uno dei libri che più mi hanno influenzato, durante gli anni scolastici, è stato “La potenza della lode“, pubblicato in Italia da EUN, di Merlin Carothers, un pastore americano. In questo libretto viene raccontata la sua esperienza di lode e ringraziamento continui, in tutte le situazioni, anche quelle chiaramente negative, a partire dalla lettera di Paolo (Tessalonicesi, 5;18) che dice “in ogni cosa date lode a Dio“; mettendola in pratica, si scopre come questa benedizione “scateni” o meglio “liberi” la potenza di Dio e faccia piovere grazie e miracoli su chi si è messo in questo atteggiamento di ringraziamento continuo.

Detta così sembra un po’ banale (infatti non si può sintetizzare un libro, ancorchè corto, in due righe), ma poi si scopre che, mettendolo in pratica, funziona proprio così. Insomma, un libro che vi invito caldamente a leggere.

Mi è tornato in mente questo libro ascoltando l’intervista a Gregg Braden che riporto sotto, in particolare quando parla delle esperienze, quelle che noi consideriamo negative, che

  • a. innanzitutto sono negative solo perchè noi le “battezziamo” negative, e in quel momento lo diventano veramente; non dovremmo giudicare quello che ci capita ma, semplicemente, osservarlo, e chiederci: “cosa mi dice questa cosa?” e
  • b. in secondo luogo se noi cominciamo a benedire (“Bless”) per quella cosa che ci contraria, o quella persona che ci ha fatto del male, allora si scatena una tale grazia e una tale forza che (lui dice proprio così) le lacrime cominciano a scendere dai nostri occhi e quella esperienza si trasforma in una grazia.

Insomma, non so se questo Braden (che non avevo mai visto prima) sia cattolico, o cristiano, però dice proprio le stesse cose. E questo mi fa un immenso piacere perchè mi conferma, ancora una volta, che “Lo Spirito soffia come vuole“, e la Verità non si nasconde a nessuno, si fa trovare dai semplici e dagli umili che con cuore trasparente la cercano, senza etichette, gerarchie, religioni o tessere di appartenenza.

Aggiungo un’altra piccola considerazione. Per chi si sentisse urtato dal fatto che la grazia, il miracolo possa essere in qualche modo “provocato“, o ottenuto con una tecnica (ci sono? Magari no!) osservo che Gesù, dopo aver guarito e compiuto i miracoli, spesso diceva: “la TUA fede ti ha salvato“; inoltre un padre buono dà un pesce al figlio, ma il padre perfetto gli insegna a pescare; e quale Padre può essere migliore del Padre che sta nei cieli? Perchè non potrebbe volerci insegnare come si vive in pace, armonia e grazia ricoperti dell’abbondanza dei suoi miracoli?

Ultimo (giuro!): se la preghiera deve diventare uno stato di vita, e non una cosa che si fa in certi momenti specifici della giornata, perchè non approfittare e ringraziare di tutto, anche di quello che apparentemente ci contraria, se questo può diventare un’occasione, una scusa, un post-it che ci riporta all’armonia col Tutto?

Buona domenica a tutti.

 

 

(video Youtube con Greg Braden rimosso … 🙂 )