Ringrazio Martino, organizzatore dell’incontro ad Abano Terme del primo incontro dei frequentatori del sito “miglioriamo.it” di Italo Cillo, che mi ha invitato. Per impegni familiari pregressi ho potuto partecipare solo ieri, venerdì 3 Agosto, loro vanno avanti anche oggi e domani. Devo dire che è stato molto bello vedere così tanta gente, di varia estrazione, età, provenienza geografica, dedicare tempo e denaro per la crescita, prima di tutto individuale, spirituale, ma anche sociale, collettiva. C’è voglia di scendere in campo, di rimboccarsi le maniche, di prendere in mano la propria vita stufi dei modelli che mamma-matrigna TV ci propone, decisi a trovare nuove vie, nuove strade, nuovi modelli di convivenza. La centesima scimmia è quasi raggiunta (*) !!!!
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Tutto giusto.
Ma l’unico modo sensato e veramente fruttuoso di “prendere in mano la propria vita” è quello di farlo per affidarla a Gesù: perché Lui ne disponga nel modo migliore.
Ma tutti quelli che oggi ancora non se ne rendono conto e non hanno ancora aperto gli occhi sulla Realtà, di cui Egli è Creatore: lo faranno al momento dell’Avvertimento.
La cosa fondamentale è che noi, che per Grazia di Dio gli occhi li abbiamo già aperti e che dobbiamo ancora crescere in età, sapienza e grazia: non cadiamo nell’ottimismo umano di poter effettivamente cambiare le cose ed il mondo con i nostri soli mezzi.
Questi cambiamenti, che tutti i figli di Dio sentono sempre più necessari nel loro cuore (e che vanno nella direzione esattamente opposta alle Matrici di Inganno, Menzogna e Peccato), si attueranno pienamente e distesamente (e al di là di ogni nostra attuale e pur fervida immaginazione) solo e soltanto DOPO la Fine dei Tempi malvagi.
Oggi, ci stiamo semplicemente “allenando”.
E, chi ha fatto attività sportiva ad un certo livello: sa bene quanto l’allenamento sia fondamentale
Aggiungo una nota essenziale, prima di essere aggredito da fratelli nella Fede facili a far partire l’accusa di eresia.
Mentre ci “alleniamo” per immaginare, pensare, progettare, scoprire, inventare, implementare, realizzare: i cambiamenti che Dio vorrà per la Nuova Terra ed i Nuovi Cieli, stiamo nel frattempo già facendo la “gara” essenziale: che è quella per la conquista, ciascuno di noi, della Vita Eterna.
Quella che c’è oltre la morte fisica e della cui realtà è ancora stato detto poco, anche nella stessa Dottrina Cattolica (che è il vertice attuale di ciò che si può dire e conoscere di Dio, al di qua della Grande Barriera).
Quindi, da un lato qualsiasi sforzo ed impegno teso ad un mondo radicalmente alternativo a quello delle Matrici, in cui viviamo attualmente (e che ad un cristiano non sfugge sia la massima espressione del principe di “questo mondo”, che sta che essere cancellato completamente): è da intendersi solo e soltanto come “allenamento”, per la Gara vera nel Nuovo Mondo.
“Gara” in un senso sin qui mai visto perché non vi saranno più perdenti ma TUTTI i partecipanti saranno vincitori: e finalmente sarà pienamente realizzato il motto decoubertiniano.
Dall’altro, stiamo già gareggiando nella gara della vita, in “questo mondo” che è ancora sotto la signoria del nemico di Dio e tanto più in questo scorcio finale del tempo che gli è permesso.
E in questa gara la possibilità di perdere e fallire (ed è l’unica sconfitta e l’unico fallimento che si possano definire pienamente, perché eternamente, tali) è tremendamente concreta.
E la vittoria sta, d’altro canto: non nell’arrivare primi o piazzati. Ma, solo e soltanto: nell’ARRIVARE.
La buona notizia, che tanti ancora non vogliono o non possono ascoltare: è che la vittoria dell’ARRIVARE è semplicemente CERTA e SICURA. Se ci affidamo PIENAMENTE a Colui che E’ GIA’ il Vincitore.
A Colui che ha vinto per noi, perché tutti noi potessimo vincere.
Ci stiamo allenando. Ma siamo anche in gara.
Grazie di questa precisazione. Per me è stato veramente il punto di svolta: darGli le chiavi della macchina e lasciarLo al posto di guida (ma non sempre ci riesco, ovvio!). Ma chssà per gli altri… ogni qualvolta trovo fratelli che, senza il dono immenso che io ho ricevuto, predicano e praticano l’amore per il prossimo, il distacco dalle cose, non posso che godere e constatare che veramente “lo Spirito soffia come vuole”.
Ho partecipato al forum del sito “Miglioriamo.it”; e sono piuttosto perplesso.
Si trattava di verificare l’applicabilita’ in Italia del cosiddetto diritto dell’Ammiragliato inglese.
Per quanto ho capito, il diritto inglese utilizza solo in parte il diritto romano (civil law); in alcuni ambiti viene invece utilizzata la ‘common law’ (il precedente giuridico, per cui, se un giudice ha sentenziato che gli asini volano, le successive sentenze devono tenerne conto..), e in alcuni ambiti e’ valida la Legge dell’Ammiragliato, che non e’ il diritto marittimo internazionale, bensi’ un insieme di leggi originariamente usate nelle colonie britanniche; a complicare le cose c’e’ pure la eredita’ del loro feudalesimo, con il concetto giuridico di “trust”, e tutta una serie di cervellotiche definizioni per cui il nome di una persona giuridica sarebbe scritto solo in maiuscolo e cosi’ via..
In pratica i fautori di ‘ucadia.com’ sarebbero riusciti a farsi beffe di un tribunale operante secondo la ‘legge dell’ammiragliato’, riuscendo a non pagare una multa;
ma per farlo pare che abbia dovuto ‘dissociarsi’ dal proprio nome e cognome (“non sono io quello scritto in maiuscolo sul vostro documento..”). Davvero una bella vittoria sul “Sistema” !
Nel forum e’ subito spuntato chi candidamente affermava di essere riuscito a non pagare non so piu’ quante decine di migliaia di euro di debiti che aveva contratto; con le solite furbate tipo: intesto tutto a mia moglie, io divento nullatenente e non mi possono fare piu’ nulla..si’ dai spiegaci come si fa..
Sinceramente il tutto mi pareva piuttosto paranoico, e poco etico; ma ormai erano tutti partiti in quarta con le traduzioni del sito “ucadia.com”, che contiene tutte le leggi necessarie alla nuova umanita’:
ognuno e’ un individuo “sovrano” e aderisce individualmente alle nuove regole.. bla bla bla..
Siamo in pura logica “divide et impera”, con forte odore di New World Order mascherato da finto ribellismo.
Andrea
Grazie delle informazioni che non avevo (e dell’ottima sintesi).
Sovranità individuale: la trovo in assoluta contrapposizione al desiderio di controllo centrale da parte dei mondialisti, che vogliono poter disporre degli individui ridotti a semiautomi, senza alcuna autonomia, nè di pensiero, nè di gusti, nè di diritti (vedi anche la nota: “A cosa serve la moda“). Quindi bene.
Se poi per raggiungerla si devono usare, all’occorrenza, anche “mezzi” e “stratagemmi” che fanno leva sulle pieghe del diritto, giudici compiacenti, norme contradditorie, perchè no? Lo stato è talmente invasivo, assurdo e prepotente nelle sue imposizioni che se si trovano, legalmente, scappatoie per combatterlo, perchè non si dovrebbero usare?
Un esempio (fra tanti). Se emetti fattura, indipendentemente che il tuo debitore ti paghi o meno, devi pagare l’IVA. Ora se fai una vendita o una prestazione alla Pubblica Amministrazione, e questa ti paga con 360 e oltre giorni di ritardo, tu sei tenuto lo stesso a pagare l’IVA. Se non la paghi, quello stesso stato che non ti sta pagando per le prestazioni che hai erogato ti può pignorare i beni, bloccare i conti correnti e mandare in rovina. Ti pare degno di rispetto questo comportamento asimmetrico? Ti pare morale?
In generale credo che dovremmo stare sempre attenti a distinguere ciò che è morale da ciò che è legale. L’aborto, ad esempio, è legale, ma non è morale (almeno per me). La diserzione in caso di guerra è illegale, ma secondo me potrebbe essere altamente morale (a seconda dei casi).
Conosco una società di consulenza (ne ho parlato nella nota “Moderni Robin Hood“) che va in soccorso degli imprenditori contro l’ingordigia (e la disonestà) delle banche e dello stato. E se a volte ci si deve attaccare a vizi di forma, ad esempio nella contestazione di una cartella di pagamento, pazienza; perchè no?
Quindi ben vengano stratagemmi come quello che hai riportato tu, in attesa che la centesima scimmia si svegli e provochi quel cambiamento collettivo che renda in un sol colpo obsolete tutte le leggi e i regolamenti attuali.