Non è necessario aver letto “L’arte della guerra” di Sun Tzu per capire che nessuna buona strategia militare può esimersi dalla conoscenza dell’avversario; anche Gesù stesso che ha detto: “se un re va in guerra contro un altro re, che cosa fa prima di tutto? Si mette a calcolare se con diecimila soldati può affrontare il nemico che avanza con ventimila, non vi pare?” (Lc, 14;31) in realtà ci ha fatto capire l’importanza della conoscenza del Nemico, dell’Avversario tramite il racconto delle tentazioni. A ben pensarci, infatti, nessun testimone era presente quando il Tentatore tentò Gesù nel deserto; ma se questo episodio è raccontato nei vangeli significa che Gesù in persona lo deve aver riferito ai suoi, certamente allo scopo di istruirli.
Quindi conoscere il Nemico è importante, ma di quale battaglia stiamo parlando qui? Esiste sicuramente una battaglia a livello individuale che ciascuno di noi deve combattere (il combattimento spirituale), ma lasciatemi parlare qui di una battaglia a livello sociale, finalizzata a costruire un mondo più giusto, più equo, dove nessuno debba soffrire per la malvagità di qualcun altro; e se qualcuno è tentato di pensare: “ma tanto il male è sempre esistito! Solo nella Vita Eterna staremo bene, qui siamo di passaggio e dobbiamo soffrire!” può esimersi dal continuare a leggere. Parlo per gli altri.
Perchè a volte ci sembra che il Male abbia così campo libero nell’operare? Perchè è così difficile invertire la tendenza? Dove sta la forza profonda dell’Avversario? Provo a dare qualche spunto, magari serve a trovare la risposta.
- Il già citato esorcista Don Amorth ha detto che uno dei più grandi successi di Satana è quello di non far credere alla sua esistenza; e ci riesce benissimo, se anche tantissimi credenti, anche prelati, vescovi addirittura sostengono che l’esistenza del demonio sia una favoletta d’altri tempi;
- Nell’Apocalisse di San Giovanni è detto che Dio vomiterà dalla sua bocca i tiepidi (Ap 3, 16), laddove per tiepidi si intendono coloro che tolgono la forza prorompente dell’annuncio del Vangelo; Come detto nell’omelia di una messa per celebrare l’anniversario dell’elezione al soglio pontificio di Benedetto XVI, “è intrinseca alla testimonianza cristiana lo scontro coi poteri di questo mondo“; quindi, senza scontro, non c’è testimonianza;
- Santa Teresa, al secolo Edith Stein, disse che “Chi cerca la Verità, lo sappia o no, cerca Dio“; e, invertendo la frase (ma non il senso), noi possiamo dedurne che chi si gira dall’altra parte, di fronte alla Verità, lo sappia o no, rifiuta Dio.
- Martin Luther King disse: “Non temo le cattiverie dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti” (meglio diremmo noi: di coloro che si credono giusti, perchè non esplicitamente e coscientemente aderenti ad un piano malefico).
Capito quali sono le armate segrete del Nemico? Non sono schiere di satanisti che fanno riti orribili la notte di Natale, di Pasqua, del Venerdì Santo (che pure ci sono); non sono le elìte massoniche che in segreto giurano per la confraternita e nel loro lavoro di ogni giorno perpetrano il male (che pure ci sono), no; sono le immense schiere di persone “per bene“, che, per quieto vivere, per amore di tranquillità, per non dover scendere in campo, per paura di metterci la faccia, si fermano e dicono: “ma perchè protestare? Ma tutto sommato siamo sempre andati bene così…“; che vi danno dei complottisti se provate a dire che l’11 Settembre è stato un auto-attentato che serviva da scusa a non pagare trilioni di dollari, per non restituire l’oro, per attaccare l’Irak e l’Afghanistan; che vi danno dei paranoici se provate a mostrar loro il cielo coperto di sfregi bianchi; che vi deridono se provate a farli ragionare sulla creazione di moneta; ecc. ecc; e così facendo si rendono complici e alleati del nemico di Dio e dell’Umanità.
Ecco quali sono le schiere segrete al servizio del Falsario: milioni di tiepidi che, per amor di quieto vivere, si voltano dall’altra parte di fronte all’evidenza del male, magari negandone addirittra l’esistenza, fuggendo dallo scontro coi poteri di questo mondo.
Aiutaci, o Dio, a non scegliere mai, per paura, di stare dalla parte sbagliata.
Tutto giustissimo, Alberto.
Gesù invita a conoscere il nemico (che, quando è umano, ci invita ad amare comunque. In ciò superando qualsiasi altro maestro sia del passato che del presente) ed a predisporre una strategia ed una tattica per scendere in battaglia (laddove si voglia mettersi ESPLICITAMENTE e TOTALMENTE alla sua sequela: e non soltanto beneficiare dei Suoi successi).
Ma non si limita a questo: ci dice anche in cosa deve consistere quella strategia e quella tattica.
Ed è quella di abbandonare tutto.
Tutti i legami che ci tengono in qualche modo prigionieri e che ci impediscono di “usare le mani” per combattere meglio e più efficacemente al Suo servizio (e sto parlando di un “usare le mani” spirituale).
Se tutti noi che ci diciamo cristiani lo avessimo già fatto, oggi non staremmo con lo sguardo stranito ed attonito: a guardare imbambolati il crollo del sistema messo su da Mammona e dal quale non abbiamo mai preso le distanze. Neanche interiormente.
Proprio stamattina parlavo con un’amica (non credente ma sotto molti aspetti più cristiana di me) che diceva che lei e suo marito (che vivono in affitto) si son detti che qualora crollasse la casa al più perderebbero abiti e mobili.
E che il terremoto è la dimostrazione di quanto sia illusoria la certezza dei tanti che (in Emilia come altrove) avevano identificato nel “mattone” l’unica “cosa sicura”.
Sapendo che il marito ha qualche soldino investito in fondi e affini, mi son preso la libertà di chiederle: “Ma tu e tuo marito siete anche pronti al fatto che dalla sera alla mattina la vostra ricchezza, tutta finanziarizzata, potrebbe letteralmente “evaporare” dalla sera alla mattina?”.
Ha avuto un attimo di mancamento, e poi mi ha risposto: “se è destino che sia così, siamo pronti”.
Aggiungendo poi che hanno scelto di lasciare tutto in Italia (a differenza di tanti altri loro amici, che già da sei mesi hanno portato tutto in Svizzera) perché hanno scelto di fare, in piena consapevolezza, un atto di fiducia.
Bella quella dell’attimo di mancamento. Il che mi fa pensare che la libertà difficilmente si è conquistata una volta per tutte: è un esercizio giornaliero, ogni giorno bisogna darsi una rinfrescata, altrimenti ci si ricasca.
Gesu’ non è venuto a parlarci del nemico ma a sconfiggerlo e a distruggerne il regno fate altrettando tutti i giorni il regno di dio è nei cristiani che non cedono alle lusinghe del nemico non aspettiamo cosa devono fare gli altri tocca a noi essere i primi non vedete come lo sta riducendo all’impotenza fra un po crollera’ il suo regno basato sulla menzogna e trionfera’ il regno di colei che ci ama maria santissima wewe sveglia il regno delle due sicilie sara’ piu’ bello di prima
Anche i non credenti possono svolgere un ruolo di punta nella battaglia per sconfiggere il regno dell’Avversario: è sufficiente impegnarsi nella battaglia per la rimozione dell’abominevole legge che “legalizza” l’aborto volontario.
Che si sposa perfettamente bene con tutte le altre battaglie (aperte ai non credenti come ai credenti) per sconfiggere (previo “smontamento”) quello stesso regno, fatto di tante Matrici (o “Mammone”) interconnesse.
Moneta, cibo, energia, medicina, informazione.
Laddove è ovvio che ai credenti è chiesto un qualcosa in più. Come ad esempio l’impegno per la costituzione di una rete di Cappellette per l’Adorazione Eucaristica ed il Rosario Perpetuo. Una rete di CAERP.
Aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Perché l’accesso a Gesù-Eucarestia ed a Sua Madre non può essere limitato agli orari d’ufficio (e, a volte neanche a quelli)
E, oltre al “fare” un qualcosa in più, i credenti dovrebbero soprattutto “essere” qualcosa in più, rispetto ai non credenti.
Sostanzialmente: vergini sagge che si son messe ad attendere lo Sposo ben sapendo che la fiamma del loro lume (la Fede) si sarebbe potuta spegnere nell’attesa (vuoi per il ritardo dello Sposo, vuoi per le robuste “correnti d’aria” che potrebbero iniziare a soffiare durante quel ritardo),e che quindi hanno fatto una robusta provvista di olio (la Preghiera).
Necessaria a tener accesa la fiamma anche durante “il sonno” (che è, a parer mio, il vivere senza rendersi conto di ciò che sta succedendo attorno: ad iniziare dalle Matrici che ci circondano. Non a caso si parla di “risvegliati”, quando si allude a coloro che hanno aperto gli occhi sulla realtà circostante. E posto che il Risveglio per eccellenza può avvenire soltanto aprendo, anzi spalancando, la porta del proprio cuore a Gesù che vi bussa)
“che vi deridono se provate a farli ragionare sulla creazione di moneta; e così facendo si rendono complici e alleati del più grande crimine contro Dio e l’Umanità.”
Stamattina, nella lettura veloce, m’era sfuggita la frase di sopra: su cui sono radicalmente in disaccordo.
Il “più grande crimine” contro Dio e l’Umanità è la legalizzazione dell’aborto volontario.
E non la creazione di moneta-debito.
E anche la cronologia è lì ad attestarlo: è da quando l’aborto volontario è stato legalizzato in Russia, nel 1921, che si è grandemente accelerata la spirale distruttiva.
ANCHE in campo monetario.
Ovvio che neanch’io sono d’accordo… con quello che ho scritto! 🙂 nella fretta è venuto fuori così, adesso lo correggo, a costo di rendere incomprensibili questi due commenti! Grazie della segnalazione!
carissimo fabiuccio se vai un po’ piu’ indietro prima che la scoprissero in america facevano sacrifici umani la pace sara’ un dono di dio e non i risultati degli sforzi di credenti e non credenti credimi siamo solo degli zero sommati a zero se otteniamo qualcosa è pura grazia lo so che è difficile crederlo ma è la pura verita’ credimi gli angeli si sbellicano dalle risate per la nostra cretinaggine
Lo so anch’io, Luiggì, che nel Sud America facevano i sacrifici umani prima che fosse evangelizzato (e, badasi bene: l’evangelizzazione fu compiuta DIRETTAMENTE da Nostra Signora di Guadalupe, quando apparve nel 1531 a San Juan Diego: gli sforzi fatti fino a quel momento dai missionari spagnoli erano stati, più o meno: “sforzi umani”).
Ed è bene sottolineare che ciò succedeva sistematicamente e strutturalmente in Sud America e non in Nord America: dove si era invece sviluppata una cultura ed una tradizione in cui lo Spirito Santo soffiava forte. E ciò spiega, di per sé, il motivo dell’accanimento che ebbero i protestanti anglosassoni nei confronti degli indigeni nordamericani: laddove si pensi che invece il cristianesimo protestante è stato fortissimamente “insufflato” dal padre della menzogna ed omicida fin dal principio.
Detto questo: sono d’accordo con te anche sulle risate che si fanno gli Angeli per i nostri sforzi.
Ma siamo, comunuque, tenuti a farli.
Perché i sacrifici umani che si compiono oggi (sotto forma di aborti volontari e nell’inconsapevolezza della stragrande parte delle donne che cadono nell’inganno) avvengono DOPO l’Incarnazione di Dio.
E, quindi, gridano enormemente di più vendetta al Cielo.
Così come gridavano vendetta al Cielo le donne bruciate sui roghi messi su da uomini di Chiesa.