Ringrazio Fabio che mi ha scritto questa sintesi sulla vicenda di una mamma  di una bambina, Smeralda, alla quale stanno impedendo le cure. Tristissimo e significativo del degrado morale di questa società.

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Valeria S. ha 35 anni, vive a Catania, ed è la mamma della piccola Smeralda, una delle sue due gemelline nate il 01/03/2011, nate alla nascita di 3 e 3,4 kg. Perfettamente sane entrambe, purtroppo Smeralda dal giorno della sua nascita non ha mai abbandonato l’ospedale: a causa dei danni cerebrali causati da un’ipossia (assenza di ossigeno al cervello) durata 53 minuti.

I 53 minuti che hanno separato la nascita di Smeralda dalla sua sorellina;
i 53 minuti durante i quali i medici catanesi (che si ostinarono a fare il parto naturale, nonostante il peso delle due bambine), non si accorsero dello stato di sofferenza fetale di Smeralda. La prognosi è del tutto infausta e la vita di Valeria e di suo marito ne viene immediatamente sconvolta: ma sono entrambi credenti fervidi, e non si arrendono.

I miglioramenti, insperati, avvengono comunque: per quanto piccoli e graduali.
Poi, con la passione e l’amore per la sua bambina (che molto spesso fa di un genitore un ricercatore di verità molto più determinato di chi lo fa per professione: e la memoria va al papà di Lorenzo Oddone ed all’olio da lui scoperto), arriva a scoprire che a Brescia hanno avviato una terapia rivoluzionaria: che si basa sull’uso delle cellule staminali

Il 30/01/2012 tali cellule le sono auto-trapiantate: l’intervento va bene e Smeralda non accusa neanche un po’ di febbre.
Le cellule staminali sembrano aver “attecchito” presto e bene.
Smeralda inizia a dare chiari segni di ripresa.

Fino a che, il 16/5/2012, avviene un vero e proprio blitz nell’ospedale di Brescia: i Nas assieme all’AIFA (Agenzia Italiana del FArmaco), su mandato del procuratore Guariniello, arrivano in ospedale e bloccano tutto. Bloccano tutte le terapie a 14 pazienti, tra cui la piccola Smeralda, che lottano per la vita e per una migliore qualità della stessa.

Cosa succederebbe, infatti, se si dimostrasse il funzionamento delle terapie svolte con auto-trapianto delle cellule staminali?
Cosa succederebbe ai bilanci della case farmaceutiche, che si troverebbero a perdere, perché finalmente guariti, centinaia di migliaia di attuali “pazienti“, che sono in realtà i loro “clienti“?

Domande scomode, ma che non possiamo più permetterci di ignorare.

Qui di seguito, la storia di Smeralda, così come è raccontata dalla mamma, Valeria.

www.conchiglia.us/I_TULIPANI/2012_Valeria_preghiere_Smeralda.pdf

www.conchiglia.us/I_TULIPANI/Grazie_PGR/2012_Valeria_S_Notizie_Smeralda.pdf

www.conchiglia.us/I_TULIPANI/2012_Valeria_preghiere_Smeralda_Miglioramenti.pdf

http://www.conchiglia.us/C_DOCUMENTI/MONOS_2012_mag_23_S.O.S.pdf

Ed ecco le risultanze che ciò che denuncia Valeria nella sua ultima richiesta di aiuto (al Cielo, prima di tutto) è effettivamente successo:

http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/362695_staminali_aperta_indaginesul_civile_di_brescia/?refresh_ce

http://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2012/05/16/713523-Indagine-Ospedali-Civili-Brescia-Staminali.shtml

http://www.asca.it/news-Sanita___Balduzzi_dispone_indagine_a_Spedali_Civili_Brescia_su_staminali-1154925.html

http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/uso-staminali-il-comunicato-del-civile-1.1203721

Che Dio vi benedica