Non vorrei fare il guastafeste a chi esulta per l’exploit del M5S (anche perchè anch’io sono contento che un bel po’ di gente si sia decisa a rimboccarsi le maniche e sia tornata ad occuparsi della res publica); solo mi preme di mettere in guardia chi si trovasse a passare da queste parti sulla vera struttura di potere che ci governa, condiziona, stabilisce cosa possiamo o non possiamo fare, possiamo o non possiamo sapere, ecc. ecc.

In buona sostanza esiste una piramide come quella in figura: al livello più basso (azzurro chiaro) ci siamo noi, cittadini, lavoratori, insegnanti, operai, artigiani, imprenditori; noi, la gente comune, possiamo votare chi ci governa, la classe politica (azzurro scuro), che sta al gradino immediatamente sopra di noi (oltretutto con enormi limiti: possiamo scegliere solo fra quelli che ci sono, senza voto di preferenza personale alle politiche, senza possibilità che partiti “non graditi” si affaccino nell’arena della competizione). E vabbeh direte voi, meglio che niente.  Ma è importante notare che i politici, che noi siamo soliti vedere come in cima alla piramide del potere, sono solo un gradino sopra di noi; sono al piano superiore, e in qualche modo ci nascondono chi sta sopra di loro con l’illusione della democrazia. Ma chi c’è sopra?

Sopra i politici ci sono le multinazionali, pochissime, gigantesche corporazioni che influenzano politici, giornali, magistrati, interi paesi (si veda ad esempio le “Confessioni di un sicario dell’economia” di John Perkins, vedi video sotto).

E poi? Proprio come “alla fiera del”Est”, c’è sempre qualcun altro sopra: sopra le multinazionali ci sono le grandi banche, internazionali, e le grandi banche centrali; e sopra queste l’elite finanziaria, poche famiglie che tengono in pugno il mondo tramite organizzazioni segrete (Bilderberg, Trilateral, ecc.) e pubbliche (IMF, WTO, WB, ONU, FAO, ecc.).

Alla testa di tutto? Ognuno si dia la risposta che lo Spirito gli suggerisce.

Quindi quando votiamo cambiamo, o crediamo di cambiare, solo la classe politica che è ben lungi dall’essere in cima alla scala del potere ed è, come noi, guidata e manovrata (anzi meglio: comprata) da chi detiene il vero potere. Il punto è che finchè non verrà messo in discussione il potere di creare denaro dal nulla, questo sistema non cambierà di una virgola. Ci sarà l’illusione del cambiamento, qualche piccolo passo in avanti qua e là, ma il potere vero resterà ben saldo nelle mani di pochi, occultatissimi burattinai.