L’amico Fabio Massimo, cattolico credente di una fede ardente (e che per questo invidio un po’, dico la verità) è conosciuto da chi frequenta queste pagine. Ultimamente mi sembra che abbia un po’ “alzato il tiro“, quasi cercando la provocazione, chiedendo agli altri commentatori, senza mezzi termini, senza preamboli: “Chi è, per te, Gesù?

Non nego che all’inizio mi sono sentito un po’ in imbarazzo (si sa, il padrone di casa cerca di mettere a proprio agio tutti gli ospiti); ripensandoci, però, devo dire che questa è la domanda fondamentale a cui tutti dobbiamo rispondere. Se anche la storia si è divisa in due per far posto a questo ingombrante personaggio (prima di Cristo – dopo Cristo), il minimo che possiamo e dobbiamo fare è domandarci: “chi è per me questo Gesù?

E approfitto per fare un invito, a tutti, indistintamente, credenti o no.

Basato sulla mia esperienza personale.

Leggere “Il poema dell’Uomo-Dio” di Maria Valtorta (anche ristampato con il titolo: “L’evangelo che mi è stato rivelato“).

E –attenzione– leggerlo con questa raccomandazione: non pensare che sia una rivelazione. Non pensare che sia di natura trascendente. No. Come un romanzo, come un racconto. Senza nessun credito che non quello della lettura, piacevole, ma nient’altro. Lancio anch’io la mia provocazione. Ovviamente per la gioia e la felicità piena e completa di ognuno.