…dimostra di sapere come stanno le cose, anche se forse non può o non vuole affondare il colpo. Come quando ha accennato agli “Illuminati” in televisione, o quando ha bacchettato il sistema bancario inglese (ndr: lo scontro Fazio-Draghi non era che la punta dell’iceberg dello scontro fra mondo cattolico, Opus Dei, e mondo anglosassone massone, di cui Draghi fa parte, vedi suoi precedenti alla Goldman Sachs e Britannia).

copio e incollo da repubblica.it le dichiarazioni ultime di Tremonti:

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“Il governo ha fatto la sua parte, le banche no”. Giulio Tremonti, a conclusione del G20 finanziario di Londra, torna ad attaccare gli istituti di credito e il loro ruolo davanti alla crisi economica. E lo fa riaffermando concetti già espressi con durezza in passato. “Le banche devono essere al servizio dei cittadini e non il contrario – attacca il ministro – oggi le banche sono solo al servizio degli azionisti, dovranno essere al servizio dei cittadini perchè rivestono una funzione pubblica, non un’industria qualunque, che fa scarpe o vasche da bagno“.  Non a caso nella lettera firmata con altri sei ministri delle finanze europei Tremonti individua nell'”avidità” dei banchieri uno dei fattori della crisi finanziaria.

(osservazione mia: questa è proprio grossa! Altro che escort o cose del genere, queste sono le notizie da prima pagina! )

Per il ministro gli istituti di credito non possono essere troppo grandi da non poter fallire e non possono trovarsi nella condizione proprio a causa della loro dimensione di condizionare i governi“. Gli stessi concetti usati dal cancelliere tedesco Angela Merkel.

(mamma mia! Che cominci la guerra vera? Seondo me fra un paio di mesi avrà un incidente…)

Ammortizzatori sociali. “Abbiamo da parte fondi assolutamente sufficienti, abbiamo stanziato ingenti risorse per gli ammortizzatori sociali“. Tremonti non si mostra preoccupato dopo l’allarme disoccupazione lanciato da diversi istituti internazionali. “Il lavoro è oggetto fondamentale della nostra azione – spiega il ministro – siamo assolutamente concentrati sul lavoro. Il governo su questo punto ha fatto la sua parte, ora tocca alle banche che devono fare di più sul fronte dei finanziamenti alle imprese“.

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(nota vecchia scritta su Facebook – mi è tornata in mente vedendo la foto sull’album di LoSai, Daniele Di Luciano).