Spero di non sminuire la portata di questo intervento di Paola Botta Beltramo con un titolo che può sembrare eccessivamente semplicistico. Però miglior sintesi non mi è venuta in mente…
Ricevo e volentieri pubblico (grassetti miei):
“Tutte le cose vicine e lontane segretamente sono legate le une alle altre e non si può toccare un fiore senza disturbare una stella” (Francis Thompson)
L´intuizione di questo poeta dell´ottocento è stata confermata dalla fisica quantistica: tutto è in comunicazione telepatica e sincronica. Pertanto tutte le credenze, soprattutto quelle alle quali vengono attribuiti valori certi perché considerate scientifiche, e quindi esatte, diventano globalizzanti. Enorme quindi la responsabilità di coloro che operano in ambito scientifico in generale ed in ambito medico in particolare allorché si propagano verità quasi fossero assolute.
Diventa difficile gestire le paure legate ad alcune diagnostiche e tali paure vengono amplificate anche da quelle dei familiari e amici oltre che dall´inconscio collettivo.. Per questo sarebbe molto importante studiare queste leggi biologiche non solo in caso di malattia perché in questi casi paura e dubbi laceranti ne offuscano la comprensione.
Eppure sono semplici, al punto che questa semplicità può essere scambiata per superficialità. E´ già stato scritto negli articoli precedenti che se i conflitti psico-biologici perdurano troppo a lungo portano a cambiamenti tissutali troppo importanti da rendere difficile, in alcuni casi, la loro risoluzione. Hamer ha evidenziato, durante un suo seminario, che in genere l´infarto coronarico è grave se è la conseguenza di un conflitto che dura in modo intenso da più di nove mesi.
Ha anche ricordato che il panico, che normalmente accompagna questi sintomi, aggrava la situazione perché la paura, agendo sui tubuli collettori renali, crea un ristagno dei liquidi che aumenta la gravità dei sintomi generando una sorta di circolo vizioso.
Dichiara Hamer che, per questa ragione, i medici svedesi hanno ottenuto dal loro ministero della salute l´autorizzazione di poter scegliere, in caso d´infarto, il ricovero ospedaliero o meno dei loro assistiti perché consapevoli che per alcuni è più d´aiuto l´ambiente di casa e che per altri è preferibile l´ambiente ospedaliero perché li fa sentire più sicuri e meglio accuditi. Il ministero ha concesso questa libertà di scelta che premia il senso di responsabilità di quei medici che hanno compreso quanto sia importante l´aspetto psicologico nell´evoluzione della malattia.. Hamer ha definito la sindrome derivante dal conflitto dei tubuli collettori renali, una delle situazioni conflittuali più delicate per la sopravvivenza dell´individuo, con il termine “conflitto del profugo”,. Sovente in queste condizioni la persona ha timore di sentirsi sola e abbandonata, di perdere tutti i punti di riferimento, di non sentirsi “a casa”. In breve un pesce fuor d´acqua.
“Per sopperire a questi eventi drammatici, nel sistema originario e arcaico del cervello antico, l’endoderma, preposto all’unica finalità della sopravvivenza, si è originato un programma di supporto: la ritenzione d´acqua. In sostanza il nostro corpo, dopo aver rilevato la pericolosità delle situazioni citate, si preoccupa istantaneamente di non farci perdere, accumulandolo, l´elemento vitale per la sopravvivenza: l´acqua. …In alcuni casi di guarigione si ha una crescita del tessuto accompagnata da un processo di tumefazione o infiammazione.
Se a questo processo si sovrappone la situazione conflittuale del “profugo” si verificherà sull´organo in riparazione un ulteriore ed eccessivo rigonfiamento provocando un aumento dei sintomi sia del dolore che dell´infiammazione stessa. Ad esempio un osso che sta riparando una precedente osteolisi avrà oltre che il suo normale processo fisiologico un maggior rigonfiamento, con aumento del dolore, causato dal conflitto del profugo…..
La causa dei maggiori dolori è sempre la concomitanza della sindrome dei tubuli collettori e quindi della ritenzione dei liquidi che aumenta oltremodo la sintomatologia del dolore. In definitiva il programma del corpo della ritenzione idrica potrebbe manifestarsi e limitarsi al suo meraviglioso senso biologico ma, purtroppo, non essendo conosciuto dalla maggior parte della classe medica, è tuttora causa di molte complicanze e decessi. ” (1)
“Già nel 1828 si scoprì che l´embrione di tutti gli animali, durante il suo sviluppo, passa attraverso una serie di cambiamenti che riassumono le forme ancestrali con cui si è evoluta la sua specie. Perciò il microscopico uovo da cui nasce l´uomo, riassume nello sviluppo di poche settimane il risultato di miliardi d´anni di evoluzione, passando dallo stato amebico a quello di verme, di pesce, di anfibio, di rettile, fino a quello di quadrupede con la coda, prima che il feto raggiunga la forma umana e venga partorito…….quando lo scienziato scoprì che nell´embrione c´era tutto il ricordo di tutte le evoluzioni passate e il piano costitutivo del nuovo essere, iniziò a studiare la struttura microscopica di tutto ciò che forma un organismo.
Con lo studio degli organi omologhi, cioè gli organi che hanno la medesima origine embriologica anche se è diversa la loro funzione nell´adulto, l´uomo ha compreso di essere legato da stretti legami di parentela organica e strutturale con tutti gli animali del creato….In questa monogenesi, oltre alle leggi della genetica, agiscono le più forti leggi dello spirito che, sia pure in modo diverso, funzionano anche nella vita degli animali, dei vegetali e dei minerali.” (2)
Ancor oggi si studia l´embriologia nei corsi di medicina e si studia l´evoluzione delle specie umane in biologia senza collegamenti fra queste discipline.. Hamer iniziò questa comparazione tra embriologia e filogenesi che lo portò alla scoperta delle relazioni esistenti, in caso di traumi psico-biologici, tra i foglietti embrionali del cervello e gli organi del corpo. Ad esempio: tutti gli organi collegati ai foglietti embrionali dell´endoderma, a cui è connessa la prima struttura cerebrale definita tronco cerebrale o cervello antico, sono quelli preposti al soddisfacimento delle funzioni vitali primarie ovvero assunzione di cibo, acqua o aria, il cosiddetto “boccone per la sopravvivenza”; gli organi collegati a questo foglietto embrionale in caso di trauma psichico producono proliferazione cellulare in conflitto attivo, o simpaticotonia, e in soluzione del conflitto psichico, o vagotonia, arresto e riduzione cellulare ad opera di funghi o micobatteri .
A differenza del regno animale che attiva questi processi speciali in caso di trauma fisico reale l´uomo li attiva prevalentemente attraverso l´immaginazione ovvero in modo virtuale. Esempio: la proliferazione cellulare dello stomaco, atta ad aumentarne la funzione, può accadere nell´animale perché necessaria per digerire del cibo che è stato incidentalmente ingoiato. Nell´uomo invece il tumore dello stomaco può essere creato da un conflitto vissuto come indigesto come “qualcosa che è rimasto sullo stomaco. Il prof. Sandro Bartoccioni, primario di cardiochirurgia, racconta la storia della sua malattia nel libro “Dall´altra parte”, che ha scritto con altri medici come lui malati allo scopo di migliorare l´ambiente medico. Non credo che il prof. Bartoccioni conoscesse le scoperte di Hamer.
Egli scrive: “I mesi di incomprensioni e contrasti con la direzione aziendale furono tremendi. Il mondo mi cascava addosso… per mesi non dormii…..mi trovai una rabbia in corpo che non “digerivo” che “non mi andava giù” che “mi si era imputata nello stomaco” L´amarezza e il dolore profondo che avevo nell´anima li avevo anche nel corpo e questo mi fu fatale. Pur essendo medico non interpretai correttamente alcuni sintomi presenti da un certo tempo”
“E´ certo che il microscopico uovo da cui nasce l´uomo riassume miliardi d´anni di evoluzione e che quindi l´uomo ha stretti legami di parentela con tutti gli animali del creato ma ciò non dimostra che l´uomo discenda dall´animale come sostengono molti seguaci delle teorie darwiniane. Le teorie darwiniane hanno più di un anello mancante. Affermare che la Natura seleziona i più forti significa, soprattutto per quanto riguarda l´umanità, avere una visione materialistica e limitata di essa. “Nella Natura esiste un triplice schema evolutivo: evoluzione monadica, evoluzione intellettuale, evoluzione fisica.
L´uomo fisico è un prodotto dell´evoluzione e questo fatto possiamo lasciare nelle mani dell´uomo di scienza esatta. Ma lo stesso privilegio dobbiamo negare al materialista per quanto riguarda il problema dell´evoluzione psichica e spirituale, poiché le facoltà più elevate non possono venire dimostrate, da alcuna conclusiva evidenza, di essere prodotti dell´evoluzione come la più umile pianta e la infima specie di echinodermi” (3).
I motivi per cui l´uomo attiva certi programmi, che si trovano anche nel regno animale, sono assolutamente unici e irripetibili e non si possono certo proporre come termine di confronto evolutivo o addirittura affermare che se una persona se ne va è perché non serve più alla Natura perché, come già scritto, si avrebbe solo una visione materialistica e limitata di essa. “Natura non nel significato di natus -nato- ma come somma totale d´ogni cosa visibile ed invisibile, della forma e della mente, il complesso delle cause e degli effetti noti ed ignoti; in breve, l´universo infinito, non creato ed illimitato poiché non ha principio” (4)
Paola Botta Beltramo – rebelt1@fastwebnet.it
(1) C. Trupiano “Grazie dr. Hamer” – (2) B. del Boca “La Dimensione Umana”
(3)H.P. Blawatski: “La Dottrina Segreta” – Cosmogenesi” (4)”Lettere dei Mahatma” ST 1882
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Si veda anche:
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