Un bravo prete (se ne trovano, se ne trovano!) commentando la predica dei lavoratori dell’ultima ora (quelli a cui il padrone della vigna dà la stessa paga data a quelli che lavoravano dalla mattina) ha evocato un’immagine che mi è rimasta impressa.
Ha detto: “non pensate a Dio non come ad una mamma gatta che, quando arriva il pericolo prende il gattino con la bocca e lo porta in salvo; ma come alla mamma gorilla, che in caso di pericolo urla al cucciolo, il quale le si attacca al collo, e, una volta che il cucciolo le si è attaccato al collo, lo porta in salvo.” Aggiungendo quindi: “Dio vuole la nostra partecipazione, non ci fa violenza; quando noi mettiamo del nostro, qualcosina, anche poco, poi lui mette il resto“. E così, anche ai lavoratori dell’ultima ora viene data la ricompensa piena, non un premio di serie B.
Pensando ai lavoratori dell’ultima ora, a tutti viene in mente il buon ladrone, al quale Gesù disse: “Tu oggi sarai in Paradiso con me” (e tenete conto che il Paradiso apriva proprio quel giorno, quindi quel delinquente, meritorio di morte per la giustizia degli uomini, c’è entrato fra i primi). Ma io voglio citare un altro esempio di “lavoratore dell’ultima ora”: Jacques Fesch, ragazzo francese classe 1930, una vita sbandata, matrimonio fallito alle spalle e omicida già poco più che ventenne. Ascoltate la sua storia nei video sotto.
E la cosa che più mi ha colpito, ascoltando questa storia, è stata la pochezza della conversione, cioè il minimo appiglio che è bastato a Dio per tirar su dall’abisso Jacques: è bastato un grido improvviso di disperazione, e all’interno di quel grido le parole “Mon Dieu!”: e Dio ha risposto.
Non ha aspettato settimane di digiuno, novene di preghiere, no: alla prima richiesta ha risposto.
Buona visione.
non riesco a vedere i video…sono in un loop.. problema solo mio?
grazie
Mah… io li vedo sia da PC che da iPad… cmq ecco i link:
http://www.youtube.com/watch?&v=NjE2LLwaerI
http://www.youtube.com/watch?v=3ma_YGzJByg
http://www.youtube.com/watch?v=QHV5kWZx_BE
Ho ricevuto privatamente questa testimonianza e, avendone avuto il permesso, la pubblico perchè mi sembra preziosissima per chiunque troverà il tempo, lo spazio e il silenzio per leggerla e meditarla. Più bel regalo di Natale non si poteva ricevere.
__________________________________________
(prima mail)
Salve Alberto!
Sono capitata a quest’ora sul tuo blog e ho incontrato il tuo articolo su Jacques Fesch… Io lo conosco bene e checchè ne dica la Chiesa (ufficiale) o no, è Santo!
Sono testimone di un miracolo, per cui ho pregato, ma per il quale non ho fatto nulla di materiale.
Qualche anno fa ho incontrato un amico nel braccio della morte. Te la faccio breve: l’ho incontrato che si era convertito all’Islam in prigione… è stato ucciso mentre mi guardava ed è morto tornando alla sua fede di origine, cristiano, convertito di nuovo e soprattutto felice.
Non è stata una passeggiata, ma sono stata aiutata e sono sicura che tanto aiuto è arrivato da Jacques, l’ultimo condannato a morte della repubblica francese.
Eh.. i ladri e le prostitute ci passeranno davanti, eccome. Ho visto tante persone morire, tante le ho accompagnate personalmente (lavoro in una casa di riposo) Ma lui è morto felice e sicuro di essere stato perdonato, di essere amato da Dio e di essere bellissimo agli occhi del suo Creatore, anche se per gli uomini era un rifiuto… i suoi occhi e la luce che avevano, mi resteranno nella mente e nel cuore per sempre!
Preciso che non ho mai pregato per la sua conversione, per me il suo cuore era bello e puro a qualsiasi religione appartenesse… ho pregato per avere aiuto per lui e per me… e la mia (la nostra) richiesta è stata esaudita, al di là di ogni umana aspettativa…
Ecco, questa è la mia storia, il mio incontro con Jacque Fesch e con B W…
Dopo solo 15 giorni dall’esecuzione del mio amico, mi trovavo (non so come) seduta davanti a don xxxx, corso base. In pochi mesi ho frequentato tutti e cinque primi corsi del percorso… e io so che tu capisci di cosa parlo…
Ecco, forse per questo non sono impazzita, anzi, mi sono ri-svegliata….
Grazie per avermi riportato alla memoria del cuore questo splendido, bellissimo fratello, santo… Come dovremmo essere sempre grati degli incontri che facciamo… delle persone che ci aiutano, degli angeli custodi… io posso testimoniare che la morte neppure esiste, anzi: di qua o di là del ponte, c’è uno scambio indescrivibile di aiuto, sostegno, amore…. la morte non è reale è un’illusione, mentre l’amore sì che è vero e reale!
(seconda mail)
Non commento mai sui blog e il mio profilo su fb l’ho cancellato da poco…
A dire il vero non commento mai niente, ma questa notte quell’articolo e il video mi hanno colpita al cuore, davvero!
Ho amato tantissimo Jacques e lo amo tutt’ora.
Ancora sorrido, se ci penso… perchè Dio è così stupendo!! Sa proprio prenderti dal verso giusto!
Se ci pensi, sarebbe stato naturale affidarsi a Gesù in persona in un frangente simile, Lui. ” il torturato e il condannato a morte più famoso” e per giunta io lo consideravo Dio… ma non lo amavo così come lo amo ora, in modo totale… me lo hanno fatto conoscere come un Dio buono sì, ma che giudica, castiga, ti spia… e allora avevo bisogno di fidarmi di qualcuno di “più umano”, che avesse vissuto la nostra esperienza ed un giorno, per caso un amico sacerdote mi parlò di Jacques. Ecco, Dio attraverso di lui mi ha fatto sentire amata, seguita, consolata…
Poi, ovviamente con don xxxx è arrivato “il Bello”. E’ stata una sorpresa un incontro con un Dio così, ma anche no: da sempre l’ho cercato e sentivo che c’era “di meglio”, c’era “di più…” Adesso tutto torna… Ho fatto cose allora che umanamente non sarebbe possibile fare, La Sua Presenza era quasi tangibile, si poteva toccare…
B (il condannato) è stato nella mia vita una grande benedizione. E’ verissimo quello che dici: mi ha portata per mano dritta dritta dal don perchè desiderava che conoscessi Dio come è in realtà e come lo stava guardando lui dall’altra parte…