Nel Film “The Ghost writer” (L’uomo nell’ombra) di Roman Polanski è raccontata la vicenda dell’ex primo ministro inglese (Blair anche se non detto esplicitamente) impersonato da Pierce Brosnam (007) che viene accusato di crimini contro l’umanità per aver ordinato le rendition, sequestro, espatrio, tortura e uccisione di cittadini inglesi per presunta attività di terrorismo. Sullo sfondo di questa vicenda viene detto esplicitamente (da cui il riaprirsi delle polemiche e attacchi contro Polanski di qualche anno fa) che tutte le azioni di Blair durante i suoi anni in carica sono state a favore degli Stati Uniti, e che anzi il governo della Gran Bretagna sia stato in realtà un fantoccio in mano agli USA e alla CIA.
Nel clip riportato una delle scene clou del film quando, venuti a conoscenza dell’inchiesta internazionale contro la sua persona, Blair/Lang deve decidere cosa fare; e le azioni decise sono, su due piedi:
- restare negli USA, che sono uno dei pochissimi stati al mondo a non riconoscere la giurisdizione dell’International Criminal Court (insieme ad Israele e pochi altri);
- andare a intrattenere colloqui come se niente fosse (“business as usual“); significativa la domanda finale di Blair/Lang: “a parlare di cosa?” e la risposta del suo avvocato: “AIDS, povertà, global warming, chi se ne frega? Qualcosa giusto per dare l’impressione che non siamo preoccupati“.
Prendere nota prego….
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