
In questo scorcio finale d’estate che non vuole andarsene abbiamo riscoperto, casomai ce ne fosse stato bisogno, la bellezza dello stare in compagnia in strada, in libertà, la sera. Anche invitare amici in casa è bello, ma … un po’ più formale: lo spazio comune, condiviso, di tutti e di nessuno che è la strada, l’agorà, permette una condivisione di esperienze, di chiacchiere, di scambi di esperienze fra genitori, tutto nella libertà dell’andare e venire, che forse dovremmo valorizzare di più.
E siccome la via in cui abito è chiusa, ma rischia di venire aperta a seguito di nuove urbanizzazioni, un paio di settimane fa abbiamo scritto al sindaco del nostro paese per ricordargli i vantaggi delle vie chiuse (e lui grazie a Dio è d’accordo con noi!).
Buongiorno caro sindaco.
Qualche sera fa, dopo cena, giretto in bici per le strade del paese. Deserto o quasi. Forse l’idea che ormai le vacanze sono finite, ormai si deve tornare alla vita solita, suggeriva a molti di starsene in casa, magari davanti ad uno schermo.
Rientrato nella nostra via, invece, un pullulare di bambini allegri e rumorosi, del rumore che però ci piace sentire, felici di quella libertà spensierata che solo i bambini sanno avere.
Questo per me è il bello della via chiusa: uno spazio che non è di nessuno ma è di tutti, dove si fa conoscenza, si fanno quattro chiacchiere, si scambiano opinioni, mentre con la coda dell’occhio si controllano i bambini che imparano a vivere insieme.
Speriamo rimanga chiusa, la nostra via!
Con affetto
bella la foto
bella la fotografa 🙂
NON SANNO DOVE PASSARE I LTEMPO,
IN QUELA CITTà SERVE UN GIARDINO PUBLICO,
ALMENO NON STANNO IN MEZZO ALLA STRADA