Ieri in spiaggia sfogliavo un giornale (caso più unico che raro!) e ad un certo punto salto in piedi: una pubblicità di una pillola (Dimagenina) che aiuta a dimagrire: una volta ingerita, si gonfia nello stomaco e causa il senso di sazietà (dicono). L’attenzione non era generata dalla scoperta del rimedio che avrebbe posto fine alle battute di Chiara sulle mie “maniglie” quando sto per prendere la seconda fetta di dolce, ma dal bellissimo paragone fra il meccanismo di questa pillola e il meccanismo dell’informazione, come ho già scritto nel capitolo sull’informazione ufficiale.
Se ci pensate bene, in effetti, una informazione vera, libera, seria, si occuperebbe di un sacco di aspetti che hanno un effetto concreto sulla nostra vita: le guerre senza ragione, gli attentati falsi, la produzione di denaro da parte di enti autonomi che tengono in pugno i governi, le scie chimiche nei nostri cieli, le finte epidemie e le vere vaccinazioni (inutili e dannose) che ci propinano, le energie alternative, e così via. Insomma, tutte le cose che noi frequentatori abituali del mondo online conosciamo bene.
E invece? Invece pagine e pagine a parlare delle mignotte di questo o quel politico; pagine e pagine di servizi scandalistici o sul matrimonio dell’ultimo rampollo reale; pagine e pagine a darci consigli inutili su cosa mangiare d’estate (“col caldo, bere di più“: ma va’? Ma che notizia interessante!). Vere e proprie armi di distrAzione di massa.
E tutto questo per riempire, come la pillola dimgarante, la nostra testa di un sacco di stupidaggini, e non farci pensare alle cose che potrebbero veramente cambiare la nostra vita in meglio e aiutarci a realizzare il paradiso qui in terra, co-artefici della creazione come era nel progetto divino.
Fortissima questa!!! Complimenti per aver notato questa analogia!! Molto fine
aho….a te non te sfugge niente eh!!….
Chissà perchè… mi suona come ironico… 🙂