Le notizie di questi utimi tempi non ci fanno stare molto tranquilli: guerra, terremoti (forse causati dall’uomo, vedi articoli su HAARP), maremoti, centrali nucleari che fondono… un vero e proprio disastro, insomma. Mi è tornata alla mente una predica sentita un po’ di tempo fa: si diceva che esperimenti condotti in zone senza punti di riferimento, come deserti, o grande distese di neve in assenza di sole o stelle, evidenziano che chi camminasse alla ricerca di un rifugio, una via d’uscita, inevitabilmente si troverebbe a girare, involontariamente, in cerchio. E così facendo alla lunga morirebbe.
E questo è dovuto proprio all’assenza di punti di riferimento, all’assenza di una stella o astro di riferimento: un dis-astro, appunto.
Non sarà che aver eliminato Dio dalla nostra vita, dalla nostra società, dai nostri piani e dalle nostre azioni quotidiane sia il vero dis-astro che si porta dietro, inevitabilmente, tutti gli altri?
PS: forse è proprio vero, come dice De Mello, che abbiamo dimenticato la nostra vera natura (aquile) e, credendoci e accontentandoci dello stato di polli, razzoliamo a testa in basso, alla ricerca di qualche misero, sporco verme, sempre a testa china. E intanto ci sporcano il cielo lo riempiono di scie chimiche, e noi neanche ce ne accorgiamo.
Lascia un commento