Copio&incollo da glollo.com:

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Probabilmente non te ne sei mai accorto, ma lo scontrino che ti è stato dato all’atto di pagamento presso un ipermercato o presso un negozio appartenente ad una multinazionale, è NON fiscale. Cioè? Cosa significa?

Te lo spiego subito. Gli azionisti proprietari delle multinazionali hanno tutti la residenza in paradisi fiscali che NON pagano tasse e usando la legislazione (nazionali e internazionali) particolarmente favorevole riservata alle aziende multinazionali, NON pagano tasse in nessuno dei paesi in cui operano.

Naturalmente i nostri dipendenti al governo sanno bene questa cosa e, visto che i loro lauti stipendi NON sono pagati dalle multinazionali, dovevano trovare altri “polli” da spennare. Presto fatto! Con la legge finanziaria del 2004 (governo Berlusconi), si è introdotto nella legge finanziaria alcuni commi scritti apposta per:

1 – Liberare definitivamente le società multinazionali della scocciatura di dover emettere scontrini fiscali

2 – Incassare giornalmente l’obolo che i nostri dipendenti destinano al pagamento dei propri stipendi.

Non hai capito bene, vero? L’obolo che versiamo ai nostri dipendenti è l’IVA, che versiamo noi, NON le multinazionali, che trattengono per sè il 100% degli utili! Infatti la normativa prevede che giornalmente venga comunicato l’incasso ai fini IVA, che è l’unica cosa che interessa ai nostri dipendenti.

Hai capito perchè i piccoli negozianti sono destinati a chiudere? Perchè i nostri dipendenti hanno scelto di delegare le grandi multinazionali a fare da esattore al posto loro e loro, in cambio, NON pagano tasse.

Torniamo Sovrani a casa nostra e Solidali con chi lavora creativamente per la comunità in cui viviamo.

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Aggiornamento mio (Luglio 2013):

Non ho approfondito più di tanto questo argomento. Però una -seppur parziale – conferma di quanto sopra esposto si trova vedendo il documentario “The tax free tour” (ne ho parlato in questo post) dove viene evidenziato cone le multinazionali riescano ad evitare le tasse con articolate strutture e società fantasma in paradisi fiscali (fra cui anche, per esempio, l’Olanda, dove gli utili da proprietà intellettuale non vengono tassati… e qualunque cosa può essere gravata di pesantissimo “costi” da diritti di proprietà intellettuale, anche un “frappuccino” di starbucks).

Cosa rimane ai governi avidi di tasse, visto che le multinazionali non le pagano? Ai governi la principale possibilità di recupero di gettito fiscale rimane l’IVA, che viene applicata su tutto ciò che viene acquistato, gravando quindi sui cittadini e sui beni di consumo anche di primaria importanza.

Insomma, che lo scontrino sia fiscale o meno poco importa; quello che conta è che le tasse non le pagano le multinazionali che macinano profitti a go-go, ma i cittadini che acquistano beni di primaria necessità.

  • E pensare che ci sia un accordo fra multinazionali e governo è pensar male.
  • E a pensar male, diceva qualcuno, si fa peccato.
  • Ma di solito ci s’azzecca.

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