Nel video-delirio che ho riportato qui sopra si osserva un comportamento assurdo: l’on Scilipoti, si inalbera, urla, non lascia parlare gli altri e sembra che sia fuori ditesta. A malapena si capisce che si sta scagliando contro le teorie del dr.Hamer, ideatore della Nuova Medicina Germanica , che io AMO), ma si fa ancora più fatica a capire se si osserva che pochi giorni prima lo stesso Scilipoti aveva organizzato un convegno di NMG prorpio in parlamento, con il presidente dell’associazione ALBA, Associazione Leggi Biologiche Applicate, la prima associazione in Italia che promuove la nuova Medicina Germanica.

Come è possibile un tale retrofront improvviso? Siamo di fronte ad un pazzo? Che sia stata tutta una macchinazione fatta ad arte? Io, che come al solito credo che a pensar male si faccia peccato mi ci s’azzecchi dò questa interpretazione, se volete voi date la vostra.

Allora: Scilipoti è uno controcorrente; che anche su altri temi ha dimostrato di saper usare la sua testa e non aver paura di pestare anche interessi forti (vedi Signoraggio, strapotere delle banche, ecc.). Ma stavolta ha osato troppo. Ha peestato gli interessi di una industria (quella farmaceutica) minacciando un sistema che rende qualcosa come dieci-quindici miliardi di Euro all’anno (solo in Italia, stime effettuate grazie alle cifre fornite da Marcello Pamio su disinformazione.it). E quindi è stato minacciato. E ha dovuto fare quella sceneggiata per salvarsi, forse per salvare la sua famiglia, forse per poter essere rieletto, non so.

D’altronde anche Massimo Mazzucco (luogocomune.net) ha fatto un bellissimo documentario sulla Marijuana. In questo documentario ha anche intervistato, fra gli altri, uno dei più accesi sostenitori della liberalizzazione delle droghe leggere in USA. Ma alla presentazione del film quel tale (non ricordo il nome) si è pesantemente dissociato, rifiutandosi di sostenere il lavoro di Mazzucco. Il motivo? Nel documentario Mazzucco inserisce, fra gli altri effetti benefici della Cannabis, le proprietà antitumorali. Era decisamente troppo: chi tocca i fili scoperti della lobby del farmaco muore.