In tempi di crisi governativa, con voci che invitano ad elezioni anticipate, emergono alcune considerazioni sulla falsità della nostra cosiddetta “democrazia”. Chi ha architettato il sistema aveva un duplice obiettivo: da una parte far vedere la facciata di un sistema pluralista, che permettesse a tutti di essere rappresentato, che desse a tutti la possibilità di impegnarsi ed, eventuamente, essere eletto; dall’altra questa possibilità deve rimanere sulla carta, nessuna forza di opposizione non controllata deve poter accedere al sistema.

Di fatto questo è proprio quello che sono riusciti a fare, con una orchestrazione di diversi elementi.

Primo elemento: una finta opposizione. Credo sia ormai chiaro a tutti che il PD non fa alcuna opposizione, se non di facciata, allo status quo. Se così non fosse, tanto per citare “a braccio”, la sinistra, quando era al governo, avrebbe dovuto:

  • – risolvere il conflitto di interessi;-
  • riportare l’emissione di moneta in mani pubbliche, sottraendo ai banchieri privati ilpotere di ricatto sull’economia e, alla fine, su tutto il paese, politici compresi;
  • – mandare rete4 sul satellite, come richiesto dalla comunità europea;
  • – riportare a casa i nostri militari da due guerre di aggressione assolutamente ingiuste e immotivate;
  • – ripristinare il voto di preferenza eliminando la legge elettorale “porcata”;
  • – impedire l’ampliamento della base militare a USA a Vicenza;
  • – fare chiarezza sui fatti del G8, dove la polizia ha effettuato delle carneficine con l’avallo del governo in carica;

..tanto per citarne qualcuna. Invece niente: solo gay e lesbiche, solo il problema dei PACS che forse interessa allo 0,0001% della popolazione (probabilmente neanche alla maggiornaza dei gay interessa sposarsi), giusto per dire: vedete che siamo diversi? Noi siamo l’alternativa.

Secondo elemento: l’impossibilità di scelta nominale all’interno delle liste elettorali. Questo toglie ogni potere all’elettore e lo lascia tutto in mano al partito, che può decidere chi mettere e chi no, e in che ordine, nelle proprie liste.

Terzo elemento: il controllo dell’informazione. Anche se Internet sta crescendo, è innegabile che per larghissima parte della popolazione la Televisione sia la fonte principale da cui trarre notizie, impressioni, si formano le opinioni. parlando in questi giorni in vacanza con alcuni anziani ho potuto constatare come questi abbiano del vero e proprio odio per alcuni personaggi come DiPietro, travaglio, Grillo, ma poi, se gli chiedi: perchè? Mi dica UNA cosa sbagliata he hanno detto, non sanno cosa rispondere: pura  impressione senza motivazione razionale. Chiaro che questo deriva dall’immagine che TV e giornali forniscono.

A queste condizioni è praticamente impossibile un cambiamento politico. Uno dice: beh, faccio un nuovo partito, non allineato, non controllabile, e un po’ alla volta magari ci facciamo conoscere, sfondiamo… Anche per questo c’è la risposta. Arriva un nuovo partito che potenzialmente minaccia lo status quo? ecco i tre passi per stroncarlo sul nascere:

a. eliminarlo completamente dall’informazione. Non se ne deve parlare. Esempio del candidato presidenziale Ron paul alle ultime elezioni USa è illuminante.

b. creare altri partiti fasulli “analoghi”, giusto per fare un po’ di confusione nella mente degli elettori, magari con nomi simili, giusto per portar via un po’ di voti.

c. dichiarare sempre e continuamente che ogni voto dato ad un partito minore sarà un voto perso, un voto che non servirà a nulla perchè non farà raggiungere alcun quorum.

Detta così, la rivolta armata sembrerebbe l’ultima spiaggia. E invece?

Si accettano consigli.